IL CLUB
Nel Febbraio 1954, un gruppo di appassionati tennisti sestesi si riunì nella saletta superiore di un bar, tra il ticchettio di una pallina di ping-pong che era rimandata da due contendenti, furono gettate le basi di una nuova società sportiva di tennis. La prima a Sesto che non fosse di derivazione aziendale come quelle esistenti dei Cral Breda, Falck e Marelli. I convenuti in quel momento non sapevano neanche se sarebbero riusciti a sopravvivere, non possedendo né la sede né i campi. C’era, però, la presenza di una grande passione, quella sì! Il Tennis Club Sesto durante quella sera conobbe, cosi, la luce.
I MOMENTI INIZIALI TRA DIFFICOLTA' E PASSIONE
I momenti iniziali furono molto difficili e solo la passione e la perseveranza dei Soci Fondatori permisero la sopravvivenza. Senza sede e senza campi la vita sociale era dura! La cosa più difficile, fu la ricerca della Sede. La prima fu nella sede del Rio Bar, in via Fogagnolo, dove rimase diversi anni fino a quando, nel 1965, non si liberò la saletta della sede della Pro Sesto Calcio, in via Fratelli Bandiera 25, che venne data al TC Sesto in concessione. Nella medesima villetta avevano sede il CAI Sesto e la SES.
Passò parecchio tempo prima che la sede fosse trasferita alla fine degli anni ’70 in via XX Settembre 162, dove si trova attualmente. Per i campi fu, invece, una vera e propria odissea.
Nato il Club senza campi, ci fu un accordo iniziale con il Cral Breda che permise di fare attività sui suoi campi di via XX Settembre, per i primi due anni. Ma nel 1957 e nel 1958 ci si dovette adattare e andare a svolgere una minima attività su un campo affittato a Precotto, senza spogliatoio.
Finalmente nel 1959, avuto in concessione dall’Amministrazione comunale il terreno necessario, fu costruito un primo campo (l’attuale n° 1) dietro i campi Breda. Si costruì un secondo campo (il n.2), affiancato al n.1.
Inizialmente l’attività si fermava durante l’inverno. Dalla stagione 1966 un gruppo di Soci fece l’azzardo di “tassarsi” per una discreta cifra e fu possibile comprare un pallone pressostatico da collocare sul campo n.1, all’inizio dell’inverno. Fu un notevole passo in avanti perché pochi altri campi coperti erano reperibili nel milanese. Il 1967 ebbe due novità: la costruzione del campo n. 3 e l’assunzione di un maestro: ciò rese possibile istituire una “Scuola di tennis”, per la formazione dei giovani e giovanissimi, alla pratica del tennis.
Nato il Club senza campi, ci fu un accordo iniziale con il Cral Breda che permise di fare attività sui suoi campi di via XX Settembre, per i primi due anni. Ma nel 1957 e nel 1958 ci si dovette adattare e andare a svolgere una minima attività su un campo affittato a Precotto, senza spogliatoio.
Finalmente nel 1959, avuto in concessione dall’Amministrazione comunale il terreno necessario, fu costruito un primo campo (l’attuale n° 1) dietro i campi Breda. Si costruì un secondo campo (il n.2), affiancato al n.1.
Inizialmente l’attività si fermava durante l’inverno. Dalla stagione 1966 un gruppo di Soci fece l’azzardo di “tassarsi” per una discreta cifra e fu possibile comprare un pallone pressostatico da collocare sul campo n.1, all’inizio dell’inverno. Fu un notevole passo in avanti perché pochi altri campi coperti erano reperibili nel milanese. Il 1967 ebbe due novità: la costruzione del campo n. 3 e l’assunzione di un maestro: ciò rese possibile istituire una “Scuola di tennis”, per la formazione dei giovani e giovanissimi, alla pratica del tennis.


IL SUCCESSO DELLA SCUOLA DI TENNIS PER I GIOVANI
Con gli anni la Scuola fiorì, tanto che si dovette ricorrere a delle selezioni respingendo, a malincuore, i giovani in eccedenza. Ultimo notevole impegno fu quello realizzato nel 1982: la copertura del campo 3, con la struttura geodetica fissa. Questo garantì alla Scuola la continuità delle lezioni senza le frequenti interruzioni dovute all’inclemenza del tempo. Anche l’illuminazione serale ebbe la sua partenza a metà degli anni ’60. furono poste su dei pali laterali ai campi delle luci al neon; non abbagliavano più, ma poco illuminavano. Infine furono utilizzati gli attuali proiettori da 400 Watt che illuminano quasi a giorno.
Questo sempre maggiore stimolo verso l’innovazione ha permesso al nostro Club di organizzare diversi Tornei notturni tra i quali i prestigiosi Torneo Primavera e la Coppa U. Genta, aperti ai migliori tennisti di 3^ Categoria della Regione. Difficoltà ci furono anche per gli spogliatoi. La convivenza con il Tennis Breda portava ad avere l’uso di un solo stanzone con docce per soli uomini e una piccola stanza senza doccia per le signore e solo nella seconda metà degli anni ’70 fu possibile avere uno spogliatoio femminile con relative docce. La chiusura dei grandi stabilimenti ha portato alla eliminazione dei Cral. Scomparso il Tennis Marelli, sostituito il Tennis Falck dall’ANPI Polisportiva, è sopravvissuto per un’encomiabile scelta dei suoi tennisti il Tennis Breda.
Questo sempre maggiore stimolo verso l’innovazione ha permesso al nostro Club di organizzare diversi Tornei notturni tra i quali i prestigiosi Torneo Primavera e la Coppa U. Genta, aperti ai migliori tennisti di 3^ Categoria della Regione. Difficoltà ci furono anche per gli spogliatoi. La convivenza con il Tennis Breda portava ad avere l’uso di un solo stanzone con docce per soli uomini e una piccola stanza senza doccia per le signore e solo nella seconda metà degli anni ’70 fu possibile avere uno spogliatoio femminile con relative docce. La chiusura dei grandi stabilimenti ha portato alla eliminazione dei Cral. Scomparso il Tennis Marelli, sostituito il Tennis Falck dall’ANPI Polisportiva, è sopravvissuto per un’encomiabile scelta dei suoi tennisti il Tennis Breda.
Dopo di ciò, con intelligente decisione dei dirigenti del momento, non molti anni fa, si giunse alla fusione delle forze dapprima con il solo utilizzo dei campi, in seguito in modo totale tra il Tennis Sesto e il Tennis Breda. Ciò ha comportato una migliore organizzazione per distribuire tutta l’attività su 5 campi. Questo tipo di organizzazione è quella attualmente vigente.Non dobbiamo dimenticare che con la nuova sede è stato possibile creare un luogo di ritrovo che ora è bar, la sala tv e altre salette, che hanno permesso di sviluppare una felice aggregazione di Soci che svolgono attività anche non prettamente sportive, come i combattuti tornei di “scopa d’assi” o di "burraco" e per i quali si accendono sane discussioni, senza fine.
Questa è la storia del TC Sesto. Questa è la realtà del Circolo che vanta la presenza di Soci fedeli i quali hanno trovato un ambiente familiare, sportivo e funzionale quanto basta per continuare a giocare a tennis e stare in forma fisicamente, divertirsi con le carte e mantenere quel contatto umano che tanto aiuta per stare di buon umore.
Questa è la storia del TC Sesto. Questa è la realtà del Circolo che vanta la presenza di Soci fedeli i quali hanno trovato un ambiente familiare, sportivo e funzionale quanto basta per continuare a giocare a tennis e stare in forma fisicamente, divertirsi con le carte e mantenere quel contatto umano che tanto aiuta per stare di buon umore.